martedì 22 settembre 2009

Il giuramento delle Libere Amazzoni

Da questo giorno in poi rinuncio al diritto di sposarmi salvo che con un libero matrimonio; nessun uomo mi legherà di catenas e non abiterò in casa di alcun uomo come concubina.

Giuro che sarò pronta a difendermi con la forza se sarò aggredita con la forza, e che non mi rivolgerò a nessun uomo per chiedergli protezione.

Giuro che d'ora in poi non mi farò chiamare con il nome di nessun uomo, padre, tutore, amante o marito che sia, ma che sarò solo conosciuta come la figlia di mia madre.

Giuro che non darò figli ad alcun uomo, salvo che per mia soddisfazione, per mia scelta e nel momento da me deciso; non darò figli ad alcun uomo per motivi di casato o di eredità, di clan o di discendenza, di orgoglio o di dinastia; giuro che io sola deciderò se tenere o dare in adozione i miei figli, senza badare all'orgoglio o alla posizione di alcun uomo.

D'ora in poi rinuncio ai miei obblighi verso la famiglia e clan, casa, tutore o signore, e giuro di obbedire solo alle leggi della nazione come è dovere di ogni libero cittadino, alla corona e agli Dei.

Non chiederò ad alcun uomo protezione, aiuto o soccorso, ma obbedirò solo alla mia madre di voto, alle mie sorelle della Loggia e al mio datore di lavoro per la durata del contratto.

Inoltre giuro che ogni appartenente alla Corporazione delle Libere Amazzoni sarà per me come una madre, una figlia e una sorella, sangue del mio sangue: e che nessuna donna legata da giuramento alla Corporazione si rivolgerà a me invano.

Giuro di obbedire a tutte le leggi della Corporazione delle Libere Amazzoni e a ogni legittimo comando della mia madre di voto, dei membri della Corporazione o del mio datore di lavoro per il periodo del mio impiego. E se tradirò i segreti della Corporazione, o se infrangerò il giuramento, mi affiderò alle Madri della Loggia perché mi puniscano; se mancherò, che la mano di ogni donna si rivolga contro di me, che mi uccidano come un animale e che lascino alla corruzione il mio corpo insepolto, e alla misericordia della Dea la mia anima.


(tratto da "I regni di Darkover", titolo originale "Thendara House", di Marion Zimmer Bradley. Prima edizione TEADUE del 1990)

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